Il sentiero del Camminamare si sviluppa all’interno della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, istituita con L.R. n. 9 del 20.02.1998. L’importanza di questa Riserva ha come obiettivo la tutela di un ambiente molto fragile come quello costiero, dove poche sono le specie vegetali che riescono a sopravvivere alle condizioni ambientali estreme della spiaggia e ancor meno sono gli animali che la frequentano, dove il fratino, un piccolo uccello che nidifica sulla spiaggia, rappresenta il simbolo stesso della Riserva.
La salinità, l’incoerenza del substrato (sabbia), le condizioni di aridità estiva, la mancanza di sostanza organica che possa apportare elementi nutritici ai vegetali presenti, fanno sì che le piante che troviamo sulla spiaggia hanno sviluppato particolari adattamenti per poter sopravvivere in questo ambiente unico. Lo Sparto pungente (Ammophila littoralis) è una delle piante più tipiche della duna, perchè questa graminacea alta più di un metro, con le sue radici profonde, trattiene i granelli di sabbia in perenne movimento, sospinti dall’azione del vento e forma dune stabili. Il Ravastrello (Cakile maritima) è una delle piante cosiddette pioniere, che cresce a pochi metri dal mare, lì dove non arrivano le mareggiate e con la sua presenza inizia a creare le condizioni di vita migliori per le altre specie. La carota della spiaggia (Echinophora spinosa), l’Eringio (Eringio maritimo), la Soldanella (Calystegia soldanella), l’Elicriso (Elicrisum italicum) e il Giglio di mare (Pancratium maritimum) sono tra le più rappresentative specie che dimorano sulla spiaggia di Punta Penna, all’interno della Riserva, proprio a ridosso e in stretto contatto del sentiero del Camminamare gestito dal CAI di Vasto.
La lunghezza totale del Camminamare è di circa 7 km e, partendo dalla spiaggia di Punta Penna, percorre il primo tratto a ridosso delle dune, per poi raggiungere la fine della spiaggia ed arrampicarsi sul promontorio di Punta Aderci, che dà il nome alla Riserva, un sito dal panorama spettacolare, in quanto nelle belle giornate si ammirano le montagne del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco della Maiella, ma oltre i confini d’Abruzzo si ammirano il monte Conero e i Monti Sibillini, nel cuore delle Marche.
Sotto il promontorio di Punta Aderci un trabocco, antica macchina da pesca tipica della costa adriatica ed in particolare di quella abruzzese, fa da cornice al panorama meraviglioso davvero unico, con la fusione del mare con le montagne più alte dell’Appennino.
Il Camminamare continua con un percorso che si sviluppa alle spalle di un promontorio, che costeggia la spiaggia dei Libertini, un sito molto particolare perchè capita spesso che affiorino ossa umane dalla arenaria che costituisce la parete verticale, in quanto vi furono seppelliti in una fossa comune molti morti di peste, che colpì i vastesi a fine 1800.
Il percorso continua su un vecchio tracciato della ferrovia adriatica, che in recenti lavori di riorganizzazione è stato in questo tratto arretrato e il tracciato in cui erano allocati i binari è stato riadattato a percorso pedonale, per bici e spesso si incontrano i cavalli, provenienti dal vicino maneggio.
La vegetazione in questo tratto è quella tipica mediterranea, con lentisco, mirto e altre specie, mentre più avanti una pineta di Pino d’Aleppo crea una zona d’ombra che ha una funzione molto importante, soprattutto per chi percorre il sentiero del Camminamare nelle giornate più calde ed assolate.
A fine rettilineo termina il sentiero, proprio in prossimità della foce del fiume Sinello e da questo punto parte un altro sentiero a seguire, sempre gestito dalla nostra sezione di Vasto, il sentiero “Mirella”, dedicato alla nostra socia Mirella La Palombara, vittima qualche anno fa di un episodio di femminicidio, che scosse non solo la nostra associazione ma tutta l’opinione pubblica.
Quando percorrere il Camminamare? tutte le stagioni sono belle per i colori: la primavera per le fioriture e i profumi, l’estate per l’aria di vacanza, l’autunno per il rosso e il giallo del fogliame che contrasta con il blu del mare e il verde delle piante a foglie persistenti ed infine l’inverno, per la nitidezza dell’aria che nelle giornate più fredde con cielo pulito da nuvole e umidità, consente di vedere le montagne abruzzesi e marchigiane piene di neve.
Qui sotto viene riportato il tracciato del Camminamare, segnato in rosso, che dalla spiaggia di partenza arriva, come detto, alla foce del fiume Sinello. E’ possibile parcheggiare le auto in prossimità della spiaggia di Punta Penna e percorrere interamente il sentiero, per complessivi 14 km e mezzo e nel corso della bella stagione, da maggio ad ottobre, è possibile anche una sosta in uno dei diversi punti che permettono di raggiungere il mare, per un bagno nelle acque cristalline.